mercoledì 12 febbraio 2014

Il piacere di un catalogo / The pleasure of a catalogue

Un catalogo che consiglio: Quarant'anni di Oscar. 1965-2005, Mondadori, Milano 2005 (immagine dal link)

Il piacere che provo a sfogliare un catalogo, antiquario o di vendita che sia, l'avevo già espresso nella frase che campeggia sotto alla titolazione del mio blog.
Così, quando ho visto che nel bellissimo sito di  Federico Novaro (di cui vi avevo già parlato) si analizzava un catalogo Mondadori, mi è venuta voglia di andarmi a cercare tra le cianfrusaglie di casa il catalogo Oscar Mondadori del 2004. Che piacere per l'occhio e la mente!


Jack Kerouac, Bella bionda e altre storie, Piccola Biblioteca Oscar Mondadori, Milano 2004 (immagine dal link)

A catturare la mia attenzione è stata soprattutto la collana Piccola Biblioteca Oscar Mondadori che, come quella delle Strade Blu, è contraddistinta dal colore giallo, assegnato a costa, alette e spesso piatto posteriore. 
Sono le due collane Mondadori che mi affascinano di più, sia dal punto di vista dell'aspetto editoriale che da quello dell'argomento. 
Solitamente dedicate alla nuova letteratura, spesso di avanguardia, alle riscoperte di testi poco conosciuti di autori acclamati o ad argomenti un pò underground, queste due straordinarie raccolte stanno diventando ricercate e collezionate. E i due testi che ho inserito ne sono un esempio: entrambi di difficile reperibilità e spesso ben valutati (per non parlare di Casa di foglie di Danielewski - di cui spesso ho scritto - e di altri esempi che con il tempo vi fornirò).


Vincent Bugliosi, Curt Gentry, Helter Skelter. Storia del caso Charles Manson, Mondadori Strade Blu 2006 (immagine dal link)

Sfogliando il catalogo ho incontrato anche vecchi amori, come ad esempio L'opera struggente di un formidabile genio di Dave Eggers, un libro straordinario che lessi una decina di anni fa con grande divertimento. O anche Denti bianchi di Zadie Smith, una chicca della letteratura postcoloniale. 
O, infine, Non ci sono solo le arance di Jeanette Winterson, spassosissima opera prima con cui la scrittrice ha vinto il Whitbread First Novel Award. 
Insomma, spulciando un catalogo si fa presto a venire sorpresi da novità e spunti, talvolta sconosciuti o semplicemente dimenticati. Un pò come girovagare per librerie dell'usato rimanendo seduti sul sofà.




The pleasure I have to browse a catalogue, both antiquarian and selling one, was already expressed in the sentence below the title of my blog.
So, when I saw that in the beautiful Federico Novaro's blog (about which I've already wrote) he examines a Mondadori's catalogue, I started to search the one I knew I had in my house, printed by Mondadori in 2004. What a pleasure for the eyes and the mind!
To capture my attention was especially the collection Piccola Biblioteca Oscar Mondadori that, as the Strade Blu one, can be distinguished by the yellow color, assigned to spine, flaps and back cover.
These two are the Mondadori's collections I like most, both for their editorial aspect and for the topics.
Usually they're dedicated to new literature, often avant-garde, to unknown texts by some famous authors and to underground topics. And they're very sought-after and collected. 
For example, the ones I've put here are both rare and often good valuated (like, say, also Danielewski's Casa di foglie, about which I often wrote, and many other books I will mention in future).
Browsing the catalogue I've also met old loves again, like for example Dave Eggers' L'opera struggente di un formidabile genio, an extraordinary book I red ten years ago with huge fun. Or also Zadie Smith's Denti bianchi, a precious postcolonial book.
Or, to conclude, Jeanette Winterson's Non ci sono solo le arance, a funny debut book that won the Whitbread First Novel Award.
So, browsing a catalogue we can find news and suggestions, sometimes unknown or simply dismissed. A little bit like going around use-book libraries remaining at home.

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