martedì 30 settembre 2014

Rarità di Achille Bonito Oliva

Achille Bonito Oliva, Made in mater, Il Dissenso / Sampietro, Bologna 1967 (immagine dal link)

Nell'ultimo numero del mensile Arte ho letto un bella intervista al critico d'arte Achille Bonito Oliva, che ricorda vecchie esperienze e libri editi. 
Il suo ruolo di promotore dell'avanguardia italiana (vedi mio post) è stato ormai pienamente riconosciuto e il suo personalissimo metodo di interagire con gli artisti in prima persona, frequentandoli e passando intere nottate con loro, si è rivelato vincente per capirne nel profondo la poetica.


Achille Bonito Oliva, Fiction poems, Modern Art Agency, Napoli 1968 (immagine dal link)

Un aspetto di lui che però non conoscevo è quello di poeta sperimentale, in parallelo con la sua attività di critico militante.
I due testi che vedete qui sopra sono entrambi rari e ben valutati (intorno ai 200 euro). L'impaginazione è estremamente innovativa, dalla grafica asciutta ed essenziale tanto in voga in quegli anni, soprattutto per quanto riguarda i cataloghi di mostre (per un riferimento si veda ad es. il mio post su Pistoletto). 
Gli editori, infine, ebbero una posizione di preminenza nell'avanguardia: Sampietro a Bologna era specializzato in poesia visiva e progetti editoriali legati all'arte (solo per citare un libro noto: Entropico di Franco Vaccari, 1966), mentre Modern Art Agency era gestito da Lucio Amelio, il notissimo gallerista che a Napoli ospitò i grandi nomi del panorama internazionale quali Robert Rauschenberg, Andy Warhol, Joseph Beuys.



In the last issue of the the magazine Arte I red a nice interview to the critic Achille Bonito Oliva, who was remembering old experiences and published books.
His role of Italian avant-garde's promoter (post) has been by now fully acknowledged and his very personal way of being in connection with the artists in the first person, hanging out and spending whole nights with them, has been very useful to understand in the deep their work.
But a thing I didn't know is that he was also an experimental poet: here you see his first two very scarce and valued (around 200 euros) poetry books.
The design is extremely innovative: essential and poor as was the trend of that years, especially for what concerns exhibition catalogues (for a comparison see for ex. my post about Pistoletto).
And in conclusion also the publishers had a preminent position in the avant-garde: Sampietro from Bologna was specialized in visual poetry and editorial project related to art (just to mention a renowned case: Entropico by Franco Vaccari, 1966), instead Modern Art Agency was led by Lucio Amelio, the famous galerist in Naples who hosted the great international art names like Robert Rauschenberg, Andy Warhol, Joseph Beuys.

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