lunedì 20 ottobre 2014

L'esordio in Italia di Igor Mitoraj / Igor Mitoraj's Italian debut

Vittorio Sgarbi [a cura di], Igor Mitoraj : sculture, Compagnia del disegno, Milano 1985 (immagine dal link)

Il 6 ottobre scorso si è spento uno degli artisti contemporanei più amati dai salotti bene in Italia. 
Igor Mitoraj (Oederan, 1944 - Parigi, 2014) fu uno scultore polacco che esordì con una personale nel 1967 in Polonia, per poi proseguire una carriera molto fiorente soprattutto a Parigi e in Italia (nel 1983 aprì uno studio a Pietrasanta). 
I suoi volti, chiamati spesso "giganti feriti" quasi sempre incompleti o frammentati, popolano le piazze e trovano spazio nelle collezioni dei privati in Italia, che sembrano prediligere le sue sculture a quelle di altri artisti italiani.
Per celebrare la sua carriera ricorderò qui due suoi cataloghi di personali che avrete difficoltà a trovare: il primo non è nemmeno censito dall'ISBN e contiene un testo di Thomas Levy Hamburg e contributi di Marisa Vescovo, Alberto Bevilaqua, J.G.Mitterand e Daniele Crippa
Si tratta della sua prima personale in Italia (e terza in assoluto), risalente al 1977 e organizzata presso la Civica Galleria d'Arte di Portofino. Al momento è in vendita presso lo Studio Bibliografico Pennasilico di Milano a 40 euro.
Il secondo non è meno raro (sopra) e contiene un contributo di Vittorio Sgarbi, da sempre molto sensibile e lungimirante nei confronti di ciò che può "funzionare" nell'arte contemporanea.

Igor Mitoraj con Dedalo (immagine dal link)


On October 6 has disappeared one the most beloved artists by the rich people in Italy. 
Igor Mitoraj (Oederan, 1944 - Parigi, 2014) was a Polish sculptor whose debut was in Poland in 1967. Then he mainly worked in Paris and Italy (in 1983 he opened a studio in Pietrasanta). 
His faces, often called "hurt giants", often incomplete or fragmentary, occupY squares and houses of Italian private collectors, who seem to prefer his sculptures. To celebrate his career I'm suggesting these two solo-exhibition catalogues quite difficult to find. The first is missing even in the ISBN catalogue and it contains an essay by Thomas Levy Hamburg and articles by Marisa Vescovo, Alberto Bevilaqua, J.G.Mitterand and Daniele Crippa.
It is from his first solo-exhibition in Italy (and third ever) from 1977, organized by the Civica Galleria d'Arte in Portofino. Currently there is one copy for sale by the Studio Bibliografico Pennasilico in Milan at 40 euros.
The second one is less rare and contains an essay by Vittorio Sgarbi, a critic who was always very sensitive and forward-looking to what could "work" in contemporary art.

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