giovedì 5 novembre 2015

Editoria militante alla Biennale di Venezia

L'installazione di Marco Fusinato alla Biennale di Venezia del 2015 (immagine dal link)

Il libro in questione di Marco Fusinato

L'ultima Biennale di Venezia mi è piaciuta molto, come sempre. 
Non lo so, si respira sempre un'aria internazionale e molto all'avanguardia, potendo finalmente immaginare di essere in luoghi come New York o Parigi dove l'arte contemporanea è realmente di casa.
Una delle opere che mi hanno colpito di più - potete capire il perché - è stata un'installazione dell'artista australiano Marco Fusinato. Si trattava di un tavolo molto largo delimitato da pile di copie di un librone recante una banconota da dieci euro stampata ai piatti, che corrispondeva alla somma minima da lasciare (in mezzo al tavolo) per portarsi a casa il libro.
L'idea era carina, ma non sarebbe bastata a convincermi se all'interno non ci fosse stata una sorta di sintesi in immagini dell'editoria italiana militante autoprodotta - a partire dagli anni Settanta - posseduta dall'archivio Primo Moroni di Milano.
Nei prossimi post farò qualche incursione, ma per ora vi dò l'esempio dalla nota critica d'arte militante Carla Lonzi, qui rappresentata con Sputiamo su Hegel (sotto), sorta di manifesto della rivolta femminile di quegli anni. L'edizione riprodotta nel catalogo è la seconda del 1974, la prima si aggira intorno ai 100 euro.

Carla Lonzi, Sputiamo su Hegel, Scritti di Rivolta Femminile, Roma 1970 (immagine dal link)

Ma merita l'attenzione anche questa "riedizione" di Carroll, compilato da un gruppo di militanti siciliani che propugnarono la lotta per la liberazione nazionale. Chicca da 90 euro che con il tempo si farà sempre più ricercata e rara, essendo stata stampata in un numero credo minimo di copie.


Lewis Carroll, Alice nel paese delle meraviglie, Edizioni della Rivista Anarchismo, Catania 1979 (immagine dal link)





I very much enjoyed the last edition of the Venice Biennale, as I always do.

I don’t know, it must be that international feeling, or maybe the fact that you are in presence of such cutting-edge innovation that you can easily pretend you are in New York City or Paris, where contemporary art is the norm.

One of the pieces that most struck me – you will understand why in a minute – is an installation by Australian artist Marco Fusinato. It was a very large table bordered by stacks of the same big book; each had a ten-euro bill printed on both plates, which was the minimal price to pay (leaving the bill in the middle of the table) to take home a copy.

It was a nice idea, but it wouldn’t have won me over if inside every book there hadn’t been a sort of visual summary of the history of Italian self-published militant literature. It covers a span of time that starts in the Seventies and its material is owned by Primo Moroni Archive, in Milan.

In the next few posts, I will share with you a few things from the book. For the moment, I will only mention Carla Lonzi, the famous militant art critic who appears with her manifesto of the then-ongoing women’s revolt, Sputiamo su Hegel. The edition featured in the book is the second one, from 1974; the first one though costs about €100.
But it's also interesting this "riedition" of Carroll's success, wrote by a group of Sicilian militants who fighted for the national freedom. A precious object that is going to be more and more valuable, for it has been printed in a small number of copies.


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