mercoledì 15 giugno 2016

Il Mein Kampf della discordia

Adolf Hitler, Mein Kamp - La mia battaglia, Edizione La Lucciola, Varese 1991 (immagine dal link)

Come avrete letto su molti siti online, la settimana scorsa è uscito come allegato a Il Giornale di Alessandro Sallusti il celebre Mein Kampf di Adolf Hitler, racconto delirante di uno dei carnefici più famosi della storia mondiale.
E subito si sono spesi fiumi di parole sullo scandalo di una simile scelta, discutibile soprattutto in tempi di terrorismo come i nostri. Sallusti, dal canto suo, si difende dicendo che non si è trattato di una provocazione, bensì di una scelta editoriale, e cita Primo Levi in Se questo è un uomo: "Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario".
Ora, non è questo il luogo per discutere della correttezza o meno del gesto e vedremo piuttosto di individuare la storia editoriale di questo testo.


Adolf Hitler, La mia battaglia, Bompiani, Milano 1934 (immagine dal link)

Dunque, dopo la prima edizione Bompiani del 1934 non ce ne furono di "ufficiali", bensì uscirono tutte dopo la guerra (dal 1968 in poi) per editori minori e perlopiù di estrema destra, come Ar o Sentinella d'Italia, l'editore estremista di cui ho scritto in un recente post.
Nel catalogo nazionale sono registrate edizioni non ufficiali fino al 2010 e in questi anni è stato possibile recuperarle soltanto per vie traverse, essendo state vietate categoricamente da Ebay.
Una delle più famose e valutate è questa delle edizioni de La Lucciola, che ha subìto un'inchiesta da parte della procura di Varese. Ma rara è anche una citata da Berni in Nazi-fascisti e le scienze del terrore (Biblohaus 2008, p.70-8), l'unico libro in Italia ad affrontare questa tematica. Il libro in questione si presenta di colore verde e non riporta né data né luogo di stampa.
Le valutazioni di queste edizioni clandestine variano dai 25 ai 50 euro, mentre credo che per una prima italiana si debba sborsare intorno ai 100/150 euro.

english version coming soon...

2 commenti:

  1. Chiedo scusa, cosa intende per: Dunque, dopo la prima edizione Bompiani del 1934 non ce ne furono di "ufficiali"?
    Perchè ad es. io ho l'edizione Bompiani del 1942 comprensiva sia de "la mia vita" che de "la mia battaglia".

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    Risposte
    1. Per edizione intendo case editrici: Bompiani, Mondadori ecc
      So che ci sono state molte ristampe de La mia battaglia, ma dopo la Bompiani (casa editrice per così dire "ufficiale" e distribuita in tutte le librerie d'Italia) non ci sono stati altri editori a prendersi la briga di far uscire una nuova edizione

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