mercoledì 8 giugno 2016

Opere prime / considerazioni / Debut books

Elsa Morante, Il gioco segreto, Garzanti, Milano 1941 (immagine dal link)

Giorni fa mi è stato chiesto di dare un parere sul libro di Dorna dedicato alle opere prime di cui ho scritto la scorsa settimana, quindi colgo l'occasione per farlo qui assieme a voi, ma con mille premesse.
La prima è che si trattava di una raccolta di articoli già pubblicati sulla rivista di bibliofilia Charta, quindi non "freschissimi" e inediti, bensì forse già letti da alcuni di voi.
La seconda premessa è che chi, come me, ha letto tutto o quasi su bibliofilia e dintorni (racconti, memorie, manualistica ecc) fa difficoltà a trovare qualcosa di nuovo e stupirsene nel leggerlo. Approfitto quindi per fare un appello agli studiosi: pubblicate novità sul mondo del collezionismo librario, preferibilmente dagli anni Sessanta a salire! Ci manca davvero una ricognizione del panorama letterario contemporaneo in questo senso.

Ad ogni modo la lettura è stata molto godibile e qualche chicca l'ho scoperta anch'io, come questa di Elsa Morante che non conoscevo. 
Di lei si reputa come opera prima Menzogna e sortilegio (Einaudi, 1948), che in realtà non è sbagliato in quanto si tratta del suo primo romanzo.
Ma precedenti a questo abbiamo ben due gioielli dell'editoria: questo raro libro di racconti intitolato Il gioco segreto, che Dorna considera la sua vera opera prima e una stupenda raccolta di storie per bambini da lei anche illustrate (sotto).
A rendere prezioso questo libro non soltanto il fatto che sia stato curato in toto dalla Morante, ma anche l'editore: è difficile, infatti, trovare libri di favole edite da Einaudi sotto gli anni Cinquanta.

Elsa Morante, Le bellissime avventure di Caterì dalla trecciolina, Einaudi, Torino 1942 (immagine dal link)

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