giovedì 26 settembre 2013

Cataloghi autunnali / Autumn catalogues

Ettore Sottsass, Scrap_Book, Casabella, Milano 1976 (immagine dal link)

Tempo d'autunno, tempo di nuovi cataloghi ricolmi di rarità bibliografiche, frutto di trouvailles fortunose da parte di librai affamati...
Uno dei più interessanti e ricchi di novità mi è parso quello dello Studio Bibliografico Prospero di Parma, incentrato principalmente su testi del Novecento.
Come non notare il bellissimo Scrap_book del poliedrico architetto Ettore Sottsass? Anche grazie alla sua fama ormai mondiale i suoi libri oggi raggiungono prezzi inarrivabili, a riprova della fortuna di questo autore.
La libreria lo offre a 320 euro, cifra piuttosto nella media.
Un altro libro molto interessante offerto in catalogo è il caposaldo della bibliografia sull'Arte Povera, curato da Germano Celant nel 1969 e intitolato proprio al movimento che nacque un paio di anni prima. 
Il testo contiene opere di De Maria, Pistoletto, Merz, Beuys, Kounellis, Weiner, Fabro, Anselmo, Smithson, Paolini, Ruthenbeck, Boetti, Penone, Prini e molti altri rappresentanti del movimento.
Ma la sua particolarità consiste nell'essere una sorta di libro d'artista, dall'insolita forma quadrata,  l'assenza quasi totale di testo e con le pagine di materiale eterogeneo.
Io lo corteggio da un po', ma mi sono arresa non vedendolo mai scendere sotto i 150 euro.
Tutto sommato l'elenco di libri dedicati all'architettura e all'arte contemporanea questa volta risulta davvero interessante, vale la pena darci un'occhiata.


Germano Celant [a cura di], Arte Povera, Mazzotta, Milano 1969 - piatto posteriore e anteriore; in copertina un'opera di Mario Merz (immagine dal link)

Non è da meno anche l'offerta di prime edizioni di letteratura, italiane e non: da Georges Simenon a Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Andrea Zanzotto, Louis-Ferdinand Céline ecc. 
Tutti nomi molto richiesti dai collezionisti e solitamente offerti a prezzi sostenuti. 
A mio avviso spiccano la non comune prima edizione Supercoralli Einaudi de Le città invisibili di Italo Calvino, offerta a 50 euro, e Misa Bovetti e altre cronache del poeta modenese Antonio Delfini.
Quest'ultimo solo per intenditori...


Antonio Delfini, Misa Bovetti e altre cronache, All'Insegna del Pesce d'Oro, Milano 1960 (immagine dal link)


mercoledì 25 settembre 2013

Scaffale dei rari / Shelf of the sought books

Attilio Bertolucci, La capanna indiana, Poesie, Sansoni Firenze 1951 (immagine dal link)
Come ci spiega la Libreria e Rivisteria Ferraguti, un testo molto raro soprattutto se completo della sua sovraccoperta a sfondo rosso.

An extremely rare book, as  Libreria e Rivisteria Ferraguti explains, especially if still has its red dust jacket.

Rarità dalla Gagosian: Franz West / Rarities from Gagosian: Franz West


Hegyi Lorand et al.,[a cura di] Franz West. Proforma, Museum Moderner Kunst Stiftung Ludwig, Wien 1996 (immagine dal link)
Gerti Draxler [a cura di], Franz West. Legitime Skulptur, Graz : Neue Galerie am Landesmuseum Joanneum , 1986 (immagine dal link)

Per la consueta carrellata di rarità bibliografiche dedicate agli artisti contemporanei oggi ho scelto Franz West, un artista viennese scomparso nel 2012 e attualmente gestito dalla galleria Gagosian di New York.
L'ennesimo talento germanico dal nome sconosciuto ai più, ma ben noto nel panorama dell'arte contemporanea per le sue sculture molto colorate e dalle forme grottesche, che talvolta imitano pezzi di arredamento.


Look Ulrich et al.[a cura di]; Franz West. Ansicht, Wiener Secession, Wien 1987 (immagine tratta dal link)

Tra i suoi libri più interessanti, questa sorta di catalogo pubblicitario degli anni Novanta chiamato Proforma e realizzato in occasione dell'omonima personale del '96. 
La mostra, organizzata contemporaneamente a Vienna, Basilea e Oslo, vedeva esposte alcune delle sue sculture organizzate in un preciso rapporto di distanze secondo una riflessione filosofica, esplicitata in catalogo da alcuni saggi di critici di Hegyi Lorand, Pakesch Peter e Peter Gorsen.
Il testo, piuttosto raro e valutato sui 100 euro, si rivela quindi una delle prime riflessioni critiche di carattere ricognitivo dell'opera di West.
Altri due testi altrettanto poco comuni e ben valutati sono Legitime Skulptur e Ansicht, entrambi notevoli dal punto di vista della pulizia grafica del testo, tipica dell'editoria d'arte tedesca.

For the usual column dedicated to contemporary art rarities this time I've chosen Franz West, an artist from Wien who died in 2012. Currently his works are selling at Gagosian's in New York.
Another talent who's unknown to most of people, but very famous in the contemporary art world for his coloured and grotesque sculptures, sometimes imitating furniture.
One of his most interesting books is this kind of advertizing book from 90s called Proforma, realized on the occasion of his namesake solo-exhibition in '96.
The exhibition was organized in Wien, Basel and Oslo in the same time and was showing his works placed in a very calculated system of relations between each other, following philosophical concepts.
All this is explained in the catalogue from the critics Hegyi Lorand, Pakesch Peter and Peter Gorsen, so the book (in fact quite rare, estimated at 100 euros) is one of the first recognitions of his work.
The other two texts are rare too, very pleasant for their simple design, typical of the german editing.

mercoledì 18 settembre 2013

Gli introvabili di Manganelli / Manganelli's rares

Giorgio Manganelli, Sconclusione, Rizzoli, Milano 1976 (immagine dal link)

Quando si tratta di introvabili, i libri di Giorgio Manganelli occupano un posto in prima in fila.
Questo perché sono testi, quelli scritti da Manganelli dagli anni Sessanta agli anni Settanta/Ottanta, fortemente rivoluzionari e avanguardistici, colmi di neologismi, capriole verbali che sortiscono effetti di "spaesamento beffardo determinato dalla paradossale precisione della sua scrittura." (in Matteo Di Gesù, Palinsesti del moderno: canoni, generi, forme nella postmodernità letteraria, Franco Angeli, Milano 2005, p.74)  
Non dimentichiamo che fu un attivo esponente del Gruppo 63 (vedi mio post).

Giorgio Manganelli, Tutti gli errori, Rizzoli, Milano 1986 (immagine dal link)

Tra i suoi capolavori più ristampati, l'intricato e ironico "trattato" (come ama definirlo egli stesso) Hilarotragoedia. Un libro assolutamente inclassificabile edito per la prima volta nel 1964 dalla Feltrinelli e fortunatamente ripreso in considerazione svariate volte da Adelphi.
Ma la maggior parte dei suoi testi risulta introvabile, come Tutti gli errori, sorta di romanzo introspettivo e vagamente allucinatorio uscito per Rizzoli nell'86 e mai ristampato. Questo testo in asta raggiunge quasi sempre i 30-40 euro.
O anche Sconclusione, uno dei suoi testi più rari, edito da Rizzoli del '76.
Ne parla nella brevemente il blog Les Bouquinistes:
"[...]Fino a non moltissimi anni fa era ancora possibile imbattersi nei libri di questo scrittore tra gli scaffali delle librerie remainders. Questo prima che Adelphi cominciasse a rimetterli in giro nelle nuove edizioni.
Sconclusione, invece, non saltava mai fuori. Forse anche al momento della sua prima edizione non aveva circolato molto e le copie stampate devono essere state poche. È comprensibile. Probabilmente oggi non sarebbe nemmeno possibile trovare un editore disposto a pubblicare un testo come quello."
Ed è proprio per questo che esiste ancora un manipolo di estimatori di Manganelli pronto a spendere cifre pazze per i suoi libri: al giorno d'oggi si preferisce stampare successi sicuri per non rischiare e certi capolavori semplicemente non esistono più...

When it comes to rares, Giorgio Manganelli's books are in the first place. This is because Manganelli during 60s, 70s and 80s wrote some revolutionary and avant-garde texts, full of neologisms and verbal jokes, which "ironically destabilize the reader through the paradoxical precision of his writing." (translation is mine; from Matteo Di Gesù, Palinsesti del moderno: canoni, generi, forme nella postmodernità letteraria, Franco Angeli, Milano 2005, p.74).
We also can't forget that he took part of the Gruppo 63 (look my post).
One of his masterpieces repeatedly reprinted is the ironic and intricate "treatise", as he calls it, Hilarotragoedia. A book simply unclassifiable, published for the first time by Feltrinelli in 1964 and fortunatelly reprinted many times by Adelphi.
But the main part of his books are difficult to find, like Tutti gli errori: sort of a introspective novel partly hallucinatory, published in '86 by Rizzoli and never reprinted again. The book usually reaches 30-40 euros on Ebay.
But also Sconclusione (Rizzoli, 1976), one of his rarest.
The blog Les Bouquinistes describes it this way "Since a while ago it was still possible to find his books at remainders. This was before Adelphi started to reprint new editions. But Sconclusione was still missing anyway. Maybe the copies of the first edition weren't many. It's understandable. Probably today wouldn't exists a publisher willing to publish a book like that."
And that's why there are many Manganelli's followers ready to spend a lot of money for his books: today people prefer to print secure successes so some masterpieces doesn't exist anymore...

lunedì 16 settembre 2013

Riflessioni sul collezionismo nel XXI secolo parte 2 / Considerations about collecting in XXIst century part 2

Jack Kerouac, On the road, Viking Press, New York 1957 (immagine dal link)

Il successo riscosso dal mio post di qualche tempo fa dedicato alla riflessione sul collezionismo di libri rari nell'era di Internet mi ha spinta ad aggiungere alcune note e riflessioni, prendendo come spunto un articolo apparso l'anno scorso sulla pagina web del Guardian ad opera del famoso antiquario Rick Gegoski (da me citato nel post della scorsa settimana su Rushdie). 
La riflessione di Gegoski, dai toni lievemente catastrofici e velati di malinconia, riguarda proprio il collezionismo librario dopo l'avvento del web, dove ognuno può ormai andare a cercarsi valutazioni e dettagli in merito a una data rarità e formarsi una propria collezione di prime edizioni con la facilità di un click.
A riprova di ciò, Gegoski fornisce l'esempio della prima edizione di On the Road di Jack Kerouac, considerata il "manifesto" della letteratura Beat americana (a cui tra l'altro ho in programma di dedicare qualche post). 
Gegoski asserisce che una volta questa edizione era reperibile soltanto attraverso il canale dell'antiquariato, salvo rari casi di trouvailles presso le bancarelle. E quindi era "scarce", termine inglese per definire un libro raro, e molto valutato.
Mentre da quando esistono i siti online di libri usati il testo è stato fortemente deprezzato poiché reperibile pressoché ovunque nel mondo. "It may be that a similarly large number were out there in the past, but nobody knew where they were." Anche in precedenza le copie in circolazione di questo libro erano tante, soltanto che nessuno sapeva della loro esistenza.
Per giunta, sempre secondo Gegoski, una volta si andava "a caccia" riversando aspettative ed emozioni immense in quell'atto. Mentre oggi basta effettuare qualche ordine online e il gioco è fatto.
"[...]Hunting" involves nothing more exciting or time-consuming than booting up a computer and surfing the rare book sites". La caccia al giorno d'oggi implica nulla di più eccitante e impegnativo in termini di tempo che prendere un pc e navigare sui siti di libri rari.

La prima edizione italiana di On the Road, piuttosto rara e ricercata anche in Italia (Jack Kerouac, Sulla strada, Mondadori, Milano 1959 - immagine dal link)

Come risultato di tutto ciò, conclude Gegoski, il nuovo criterio adoperato dai librai per determinare il prezzo di una prima edizione è quello di valutarne le caratteristiche esterne. Se è fornito di sovraccoperta, se questa è integra e via discorrendo, riducendo il valore di una prima edizione a pure considerazioni di carattere fisico, privandola del suo contenuto e del suo valore letterario.
Ora, le riflessioni dell'autore non possono che essere vere e indubbie: il mondo è cambiato anche grazie - o a causa - del web. Tuttavia mi trovo d'accordo con lui soltanto a metà. 
Il gusto della caccia presso bancarelle e librai, è vero, si è un pò persa, ma ritengo che il mercato si sia fatto molto più intrigante e sotto certi aspetti maggiormente limpido. 
Il fatto di sapere quanto un'opera sia effettivamente rara aiuta il collezionista ad evitare di incappare nelle solite fregature che spesso e volentieri gli vengono tese dagli antiquari disonesti e di acquistare più consapevolmente.
Inoltre oggi un collezionista ha la possibilità di reperire una quantità di libri inimmaginabile prima dell'esistenza di Internet, quando occorreva aspettare anche degli anni per avere un certo testo.
Insomma, Gegoski nell'articolo ci fornisce un quadro un pò troppo negativo della situazione, perdendo di vista gli aspetti davvero innovativi.
Forse perché parla da antiquario...

My post of a while ago about collecting in XXI century was quite successful, so I decided to add some notes, starting from the column of the famous bookseller Rick Gegoski appeared on the Guardian website last year (I've mentioned him also in the post about Rushdie).
Gegoski in a quite melanchonic tones wrote about collecting after Internet's era, where everyone is able to know valuations and details about some rarities and create a first edition's collection quite easily.
In particular he makes the example of the Jack Kerouac's first edition of On the Road, considered the main work of the American Beat movement (about which I'm going to write soon).
By him, this edition was once available just by antiquarians, besides some lucky trouvailles. So it was "scarse" (the english word for rare) and very valuated.
On the contrary, nowadays that we have rare book sites this book has been hardly undervalued, for there are many copy of it around the world. As he says:"It may be that a similarly large number were out there in the past, but nobody knew where they were.
Moreover, also the "bookhunting" doesn't exist anymore thanks to book sites. "[...]Hunting" involves nothing more exciting or time-consuming than booting up a computer and surfing the rare book sites".
As a result of all this, concluded Gegoski, the new way to estimate a first edition is just by its external peculiarities like if there is a dust jacket, how the dust jacket is conserved and so on. The internal, literary, value it's not considered anymore.
In fact I think that Gegoski is right when he says that bookhunting was a fantastic activity and that the world has changed thanks to the web. 
But I agree with him just partly, cause I think that this way the market has become more clear and funny. The fact that a collector knows perfectly how much a book it's worth helps him to avoid the usual frauds and to buy more securely. 
With Internet he also can have much more books than previously, when he could've wait even years to obtain a rare book.
So, Gegoski knows very well how times have changed, but he's too negative.
Maybe because he's an antiquarian...

giovedì 12 settembre 2013

Un ricercato d'eccezione ne L'Unità / The exceptional case of a sought book from the L'Unità's collection

Ray Bradbury, L'estate incantata, L'Unità, Roma 1993 (immagine dal link)

Ray Bradbury, L'estate incantata, Oscar Mondadori, Milano 1985 (immagine dal link)

Un libraio piuttosto navigato solitamente scarta o deprezza i libri della casa editrice di fantascienza L'Unità. Questo perché le copie in circolazione sono tante e i testi sono solitamente ristampe e non inediti, per di più su carta abbastanza modesta.
Il librario piuttosto navigato, però, dovrebbe anche sapere che nel mondo del collezionismo librario nulla è certo e determinato con sicurezza. Qua e là possono sempre spuntare rarità, anche tra le collane più impensabili.
Il caso de L'estate incantata ne è un esempio eloquente. 
Il testo di questo notissimo autore di fantascienza, amato dagli appassionati del genere ma anche dai bibliofili, poiché autore del succoso Fahrenheit 451 dove l'argomento principale è proprio il mondo dei libri, uscì in lingua originale nel 1957 con il titolo Dandelion Win.  Soltanto nel 1985 fu stampato dalla Mondadori nella collana Oscar (con successive ristampe fino al 1991) e nel 1993 da L'Unità. 
Ad oggi, non avendo subìto altre ristampe, si è fatto piuttosto ricercato e quindi valutato nell'antiquariato. Chi poteva mai immaginarlo?


La prima edizione americana, valutata dai librai fino ai 1000 dollari.  Ray Bradbury, Dandelion Wine,
Doubleday & Company, Inc., Garden City 1957 (immagine dal link)


Usually a very expert bookseller rejects or depreciates all the books from the Science Fiction collection L'Unità. That's because there a lot of copies around and because usually it makes reprints and not unreleased books, moreover in a bad paper.
But the very expert bookseller should also know that in the world of book collecting nothing is sure and determined. Some rarities may always appear between the most unsuspected collections.
That's the case of the L'estate incantata.
This book by the very known Science Fiction writer, beloved by the followers of this genre but also by bibliophiles - because of his lovely Fahrenheit 451, where the leading plot talks about books - has been published in 1957 with the title Dandelion Win. Only in 1985 Mondadori printed it the Oscar collection (with later reprints till 1991) and in 1993 was the turn of L'Unità.
At the moment, for there weren't any other edtions, it has become quite sought after and therefore valued by antiquarians. Who could've imagine?

Ristampa di un raro leggendario / A legendary rare's reprint

Thomas Bernhard, Correzione, Einaudi, Torino 2013 (immagine dal link)
La prima edizione dello stesso libro (immagine dal link)
La notizia mi era pervenuta prima dell'estate da un amico giornalista amante della letteratura, in particolare di Thomas Bernhard (le cui rarità sono state da me segnalate in un vecchio post). 
Il leggendario raro Correzione dello scrittore austriaco stava per essere ristampato da Einaudi dopo ben 18 anni. Evidentemente a grande richiesta dei suoi seguaci.
La conferma è giunta definitivamente con l'avviso da ebay che mi segnalava una copia di Correzione in vendita, dalla vistosa copertina rosa shocking.
Insomma anche per questo testo ricercatissimo e molto raro di Bernhard è giunta la "fine" collezionistica. Anche se sono sicura che ci sarà sempre qualcuno a preferire l'edizione originale... Quello che è certo però è che non dovrà sborsare le cifre che finora sono state sborsate per averla!
Per chi ad ogni modo preferisce sempre e comunque la sfida, uno dei suoi testi fondamentali resta una rarità: La fornace, menzionata nel post di cui sopra. 
Come anche questo mini-testo che vi segnalo: Il loden, edito dall'editore di fantascienza Theoria nel 1988.
Buona caccia!


Thomas Bernhard, Il loden, Theoria, Roma/Napoli 1988 (immagine da coll.priv.)

I got the news before the summer from a journalist who loves literature, in particular Thomas Bernhard (whose rarities I suggested in an old  post).
The legendary Correzione of the Austrian writer was in reprint process by Einaudi after 18 years. Probably because many followers asked it.
In fact, for this very sought after and rare book the "collecting" end has come. Although I'm sure that there will be still someone who will prefer to buy the original edition...
But surely he won't be oblige to buy it for a high price like it happened before!
Anyway, for those who prefer the challenge it still remains another author's rarity: La fornace, mentioned in my post.
As also this one: Il loden, printed by the Science Fiction publisher Theoria in 1988.
Good hunt!

mercoledì 11 settembre 2013

Salman Rushdie e il caso dei Versi Satanici / Salman Rushdie and the case of The Satanic Verses

Salman Rushdie, Joseph Anton, Mondadori, Milano 2012 (immagine dal link)
Le pagine sono tante ma godibilissime. Il tema attuale e molto interessante.
Una delle letture più appassionanti della mia estate è stato Joseph Anton di Salman Rushdie, titolo tratto dallo pseudonimo che l'autore, nella sua vita reale, scelse per la sua sopravvivenza in incognito dovuta alla pronuncia da parte dell’ayatollah Khomeini della sua condanna a morte in seguito alla pubblicazione de I Versi Satanici (ne scrissi in un brevissimo post qualche mese fa). 
Nel libro, oltre al noto stile ironico e brillante di Rushdie, sorprende la sua totale onestà e trasparenza  nel raccontare la propria vicenda: dal dramma della clandestinità durato ben otto anni, con le guardie del corpo costantemente in casa, alle sue intricate storie d'amore (quattro si susseguono lungo la sua reclusione) e amicizie molto influenti (Rushdie fu, e con alcuni tuttora, in intimità con scrittori del calibro di Bruce Chatwin, Ian McEwan, Paul Auster, Susan Sontag e moltissimi altri) ma anche e soprattutto ai retroscena del mondo editoriale britannico. 
E' stata una vera goduria scoprire tutti i procedimenti, più o meno celati dalle case editrici, che si avvicendano nel corso della pubblicazione e gestione di un dato testo. O tutti i conflitti e gli accordi che ci possono essere fra editori o fra autore e editore.
E, per una volta, l'Italia non mi ha delusa. Nonostante nei periodi cruciali della condanna a morte di Rushdie, quando molte case editrici e librerie rinunciarono alla gestione del testo per paura di attentati e danni alle loro sedi (o addirittura omicidi, come nel caso del traduttore giapponese Hitoshi Igarashi), il direttore editoriale di Mondadori Giancarlo Bonacina accettò la sfida pubblicando il libro.

Gruppi di islamici nell'atto di protestare contro i Versi Satanici (immagine dal link)
 
L'autore fu soprannominato dagli islamici Shetan Rushdie (immagine dal link)

Ma ho imparato qualcosina anche dal punto di vista del collezionismo librario.
Ad esempio non sapevo che vi furono due "vere prime edizioni" de I Versi Satanici, dopo quella ufficiale che avrete visto nel mio post sopra menzionato.
La prima, rarissima, edizione è quella in 12 esemplari contrassegnati in lettere romane e firmati, con sovraccoperta muta color beige. In merito Rushdie nel libro racconta di aver dovuto sborsare 2200 sterline per ottenerla dal libraio antiquario Rick Gekoski che lo aveva in vendita.

Salman Rushdie, The Satanic Verses, Viking, London 1988 (immagine dal link)

La seconda fu quella in 100 esemplari numerati e firmati, identica all'altra nel suo aspetto esterno, copertina in mezza pelle e titoli in oro al dorso. Entrambe erano racchiuse in un cofanetto blu.
Le valutazioni per ciascun esemplare al momento si aggira fra i 1000 e i 2000 euro.

There are lot of pages but very pleasant. The topic is very interesting and up-to-date.
One of my beloved books of this summer was Salman Rushdie's Joseph Anton, which title comes from the pseudonym he choosed tu survive from the ayatollah Khomeini's death pronunciation after his book The Satanic Verses (I wrote about it in a short post).
In the book, besides the ironic and brilliant author's style, it's remarkable his total onesty about his life during the reclusion (that last 8 years): from the annoying thing of having bodyguards non stop at home, to his complicated love stories (there were four during that time), to his influent relationships (he was, and with somebody still is, friend with important names like Bruce Chatwin, Ian McEwan, Paul Auster, Susan Sontag and many others) but especially to the British publishing world behind the scenes.
I found very interesting to discover all the processess usually hidden by the publishers that follow publishing and all the conflicts and agreements between publishers or between authors and publishers.
And, once in a while, Italy didn't disappoint me. Althoug many publishers and bookshops during the crucial times of Rushdie's condamnation had a lot of fear and they renounced to print the book (for example the japanese translator Hitoshi Igarashi was killed), the Mondadori's editor Giancarlo Bonacina accepted the challenge and published it.
But I've learned something from the collecting point too.
For example that there were two "real firsts editions" of The Satanic Verses, after the official one about which I wrote in the post I mentioned.
The first, extremely rare, is the one in 12 copies numbered in roman letters and signed, with the unprinted dust jacket. Rushdie in the book remembers that he was obliged to spend 2200 pounds to buy it from the bookseller Rick Gegoski that was having it for sale.The second one was of 100 numbered and signed copies, the same as the first one, in a quarter blue morocco, blue cloth boards, titles to spine gilt. Both were housed in a blue cloth box.
The estimations for each copy are at the moment going from 1000 to 2000 euros.

lunedì 9 settembre 2013

Books from Biennale di Venezia 2013

Wang Qingsong, Follow him, 2010, Padiglione Cina, Biennale di Venezia 2013

Un insolito di Stephen King su ebay / A Stephen King's unusual on ebay

Stephen King, On writing. Autobiografia di un mestiere, Sperling & Kupfer, Milano 2001 (immagine dal link)

Per una volta cerchiamo di abbandonare i pregiudizi, lasciandoci andare a letture inusitate o almeno non strettamente legate ai nostri interessi.
Di questa autobiografia di Stephen King, uscita in America nel 2000, si parla bene e, non a caso, è introvabile anche se non rara (se volete saperne di più leggete il mio vecchio post sulle rarità di Stephen King). Magari scopriamo qualcosa su questo scrittore che mai avremmo immaginato...
Al momento due copie sono vendita su ebay al prezzo tutto sommato modico di 25 euro!

Why don't we, once in a while, just forget our prejudices and read some unusual or books far from our interests.
This Stephen King's biography, published in 2000 in America, seems very appreciated and, not by chance, it's quite rare (if you want to know more about Stephen King's rarities you can read my post). Maybe we could find out some aspects of this writer we couldn't expect...
At the moment there are two copies on ebay at a quite modest price: 25 euros!

sabato 7 settembre 2013

George R.R. Martin e le gaffes della Mondadori / George R.R. Martin and the Mondadori's gaffes

George R.R. Martin, Le cronache del ghiaccio e del fuoco, vol.1: Il trono di spade, Omnibus Mondadori 1999 (immagine dal link)

George R.R. Martin, Le cronache del ghiaccio e del fuoco, vol.2: Il grande inverno, Omnibus Mondadori 2000 (immagine dal link)
Del successo dei libri di fantascienza di questo scrittore americano ero a conoscenza da tempo. 
Qualche volta mi è capitato di imbattermi in qualche asta ebay delle sue prime edizioni italiane e sono sempre rimasta piuttosto sorpresa dalle cifre che raggiungeva (in alto, le due opere più rare e ricercate; si tratta dei primi due libri di Martin apparsi in Italia, usciti in America in un unico volume).
Tuttavia, qualche settimana fa, ho deciso di approfondire l'argomento leggendo qualche notizia nel web e mi sono imbattuta in un blog di fantascienza divertentissimo e scritto molto bene del Dr. Manhattan, intitolato L'Antro Atomico del Dr. Manhattan.
Di sé racconta di essere il responsabile editoriale di Edizioni Master (PlayGeneration, Videogame.it, FilmReview.it, Turisti per Caso Magazine), in passato editor di DVD Magazine e progettatore e lanciatore di testate di culto quali Horror Mania, Thriller Mania e Digital Japan. 
Conclude la descrizione aggiungendo: "Scrittore di fantascienza fallito a tempo perso, ha pubblicato con Fanucci un racconto - vincitore del premio Spacewave - nel volume omonimo, e con GG Studio la graphic novel "Ethan?", disegnata da Fabrizio Fiorentino e distribuita anche negli USA". 
Andatevi a leggere i suoi articoli. Si rivelano spassosissimi anche ai non appassionati del genere, puro divertimento alla Tommaso Pincio!
Tornando a George Martin, nel blog si affronta l'argomento delle sue traduzioni italiane, gestite interamente -  e, a detta del Dr.Manhattan, malissimo - dalla Mondadori.
Nel post l'autore elenca con insolito spasso e nel contempo piglio serioso tutti gli errori e le gaffes in cui sono incappati i traduttori dei libri di Martin, a partire dal fatto che fecero uscire due tomi distinti di un'unica opera (il titolo originale è A Game of Thrones; in basso la prima edizione assoluta, valutata sui 400 dollari), senza avvisare il lettore che si trattava di una saga in più libri. 
Ma anche dalla scelta delle copertine che nulla comunicano o addirittura sviano il lettore dal tema trattato o, ancora, dalla traduzione fantasiosa di nomi e animali.
Della poca cura che il mondo dei collossi dell'editoria dedicasse alla traduzione dei libri sapevamo già. Questa è soltanto l'ennesima riprova.
Per fortuna esiste il web a segnalarlo! 


George R.R. Martin, A Game of Thrones, United States Bantam Spectra, September 1996 (immagine dal link)

About the success of this American Science Fiction writer I already knew since a while.
Sometimes I happened to see some auctions on ebay selling one of his firsts italian editions and I was quite surprised to see for how much it was sold (in these pictures there are the two most rare and sought after ones, the firsts to came out in Italy by this author and which in America were published in only one volume).
However, last week I decided to know more about and I went on the web. So I found out a Science Fiction gorgeus and interesting blog called L'Antro Atomico del Dr. Manhattan, directed by a so-called Dr. Manhattan.
He introduces himself as the editor of the Edizioni Master (PlayGeneration, Videogame.it, FilmReview.it, Turisti per Caso Magazine), in the past editor of DVD Magazine and developer and promoter of cult magazines like Horror Mania, Thriller Mania e Digital Japan.
Then he adds: "Science fiction failed writer who have published with Fanucci a Spacewave prize winner novel in the namesake book and with GG Studio he created the graphic novel "Ethan?", illustrated by Fabrizio Fiorentino and distributed also in USA."
You just have to visit his blog. His articles seem funny also to the ones who don't know nothing about. It's pure fun in Tommaso Pincio's style!
Going back to George Martin, in the blog he wrotes about his italian translations, totally - badly, according to Dr. Manhattan - controlled by Mondadori.
In the post the author makes a very funny, but serious in the same time, list of all mistakes and gaffes Mondadori made during the translation, starting from the fact that they published two different books instead of one (the original title is A Game of Thrones (in the third picture); the first edition at all is estimated at 400 dollars), without declaring that in fact there were part of a saga.
But also by the choice of the covers, which don't comunicate anything or, worst, they turn the reader aside from the plot of the book and for the wrong translations of the protagonists and animals.
In fact I already knew about bad translations made by Publishing's Bigs. This is just another proof.
Fortunatelly we have Internet to tell it!

venerdì 6 settembre 2013

Rarities from the "old school"

Vitaliano Brancati, Everest, Studio Editoriale Moderno, Catania, 1931 (immagine dal link)
Vitaliano Brancati nel suo studio (immagine dal link)

mercoledì 4 settembre 2013

L'ironia di Martin Kippenberger / Martin Kippenberger's irony

Martin Kippenberger, Die I.N.P.-Bilder Für Dahn & Dokoupil, Köln, Galerie Max Hetzler, 1984, stampa off-set, (immagine tratta dal link)
Nel campo dell'arte contemporanea degli ultimi vent'anni la linea tedesca sembra essere vincente.
Gli artisti provenienti da questo paese in apparenza rigido e poco incline alla creatività si stanno dimostrando al contrario molto talentuosi e destinati a rimanere nel firmamento delle star dell'arte. 
Nomi come Gerhard Richter (anche se appartenente alla vecchia scuola), Thomas Schütte (vedi mio post), Matthias Weischer o Martin Kippenberger risultano decisamente noti agli appassionati d'arte contemporanea.
Oggi voglio scrivere di Martin Kippenberger, un artista scomparso nel 1997 che studiò nel fertilissimo ambiente della Hochschule für Bildende Kunst di Amburgo, dove insegnava tra l'altro Sigmar Polke (le cui rarità sono state da me segnalate in un vecchio post).
La sua arte colpisce per la varietà di linguaggio e tecniche, che spaziano dalla pittura gestita con maestrale mano, alle installazioni e libri d'artista. Ma anche per la sua ironia, solitamente inaspettata nel panorama dell'arte tedesca.
Chi segue le vicende museali nel nostro paese sicuramente ricorderà lo scandalo che provocò la sua rana crocefissa, con tanto di boccale di birra e uovo sodo in mano, esposta nel 2008 per l'inaugurazione della nuova sede del Museion di Bolzano. 
Il polverone, che partì innanzitutto dalla Chiesa, provocò addirittura la rimozione dall'incarico dell'allora direttrice Corinne Diserens.

Martin Kippenberger, Zuerst die Füsse, 1.3 m, legno, Museion Museum, Bolzano 1990 (immagine dal link)

Martin Kippenberger, Dialogue with the Youth of Today (detail), 1981, oil on canvas, 50 x 60 cm. Estate Martin Kippenberger, Galerie Gisela Capitain, Cologne (immagine dal link)

Martin Kippenberger, Paris Bar Berlin, 1993 (immagine dal link)

E la sua ironia è presente anche in questo libro d'artista che vi propongo, le cui sembianze seriose si rivelano ad un occhio attento soltanto un ennesimo gioco.
Infatti si tratta di una "presa in giro", un rifacimento grafico in chiave sarcastica di un catalogo apparso in occasione di una mostra presso il Groninger Museum del 1984 degli artisti Walter Dahn e Jiri Dokoupil, intitolata "Die Afrika Bilder".
Una mostra giudicata da Kippenberger stucchevole e fortemente stereotipata, tipica della cultura tedesca di quel tempo. E per questo motivo presa come esempio dall'artista allo scopo di effettuare un gesto di rottura.
L'abbreviazione del titolo I.N.P. starebbe per "Ist Nicht Peinlich / It's Not Embarrassing", lo stesso utilizzato per la serie omonima di dipinti ispirati al concetto di critica della società stereotipata. (le notizie sono tratte da Uwe Koch et. al, "Annotated Catalogue Raisonné of the Books by Martin Kippenberger : 1977 - 1997", New York / Köln, NY / Germany : Distributed Art Publishers / Verlag der Buchhandlung Walther König, 2003, pp. 87. Vedi link).
Il libro, che riprende lo stesso layout del catalogo dei due artisti, reca 14 pagine stampate in bianco e nero, un ritratto dell'artista al frontespizio e due carte sciolte con 29 riproduzioni a colori delle sue opere.
Al momento è possibile trovarlo presso svariati siti online ad un prezzo sempre superiore ai 200 euro.


Martin Kippenberger, The Happy End of Franz Kafka’s “Amerika” at Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam, 1994, mixed media, dimensions variable, © Estate Martin Kippenberger, Galerie Gisela Capitain, Cologne (immagine dal link)







The German line in the latest twenty years is having a great success in contemporary art...
The artists from this apparently serious country are showing on the contrary their talent and their future destination between the stars of art.
Names like Gerhard Richter (although from the older school), Thomas Schütte (look my post), Matthias Weischer or Martin Kippenberger are very renowned to connoisseurs.
Today I will write about Martin Kippenberger, an artist died in 1997 who has studied in the very fertile Hochschule für Bildende Kunst in Hamburg, where by the way was teaching Sigmar Polke (about his rarities I wrote in an old post).
His art seems quite original for his variety of techniques, which go from paintings with a very learned hand, installations and artist's books. But also for his irony, usually unespected in German art.
Who uses to follow the news concerning museums in Italy surely red about the scandal that provoked when the crucified frog, with a beer and an egg in his hands, was exposed in 2008 for the opening of the new location of the Museion in Bolzano. The scandal started mainly from the Church and it provoked the firing of the director, Corinne Diserens.
Kippenberger's is irony comes out also in this artist's book I'm suggesting, which serious aspects are just another artist's joke.
In fact it's an ironic persiflage and a graphical ironic revision of the catalogue appeared on occasion of the Walter Dahn e Jiri Dokoupil's exhibition at the Groninger Museum in 1984, entitled "Die Afrika Bilder". 
Kippenberger faked and imitated this catalogue to show how stereotyped the exhibition was, according to him, typical of the German culture of that years.
The abbreviation I.N.P. stands for "Ist Nicht Peinlich / It's Not Embarrassing", the same used for his namesake paintings inspired by the same topic. (informations are taken from Uwe Koch et. al, "Annotated Catalogue Raisonné of the Books by Martin Kippenberger : 1977 - 1997", New York / Köln, NY / Germany : Distributed Art Publishers / Verlag der Buchhandlung Walther König, 2003, pp. 87. look the link).
The book has the same layout of their catalogue, with about 14 pages in black and white, an author's self-portrait on the frontispiece and two foldouts with 29 color reproductions of the paintings in the exhibition.
The book is currently selling always at more than 200 euros.

lunedì 2 settembre 2013

September's news

Paul Auster, The New York Trilogy: City of Glass, Ghosts, The Locked Room, Sun and Moon Press, New York 1986 (immagine dal link)
Rieccomi qua. Riposata e pronta a ripartire!
Da settembre, oltre alle consuete rubriche come lo "scaffale dei rari" o quella dedicata all'analisi delle cosiddette "prime" di un certo autore, introdurrò anche qualche post ad indagare il panorama estero del collezionismo librario, in prevalenza americano e britannico.
Mi sto documentando in merito a valutazioni, libri su altri libri e siti online dedicati al collezionismo librario fuori dall'Italia.
A titolo di curiosità - e per iniziare bene! - inserisco qui le prime tre opere pubblicate dal romanziere americano Paul Auster, i cui esemplari riuniti assieme e muniti di rinvio autografo sono valutati dai librai intorno ai 2000 dollari. La prima ad essere pubblicata fu City of Glass, a cui nello stesso anno seguirono le altre due.
Il successo dell'opera fu immediato, in parte anche per la scelta dello skyline, che può sembrare banale ma risulta di sicuro impatto. 
In Italia le tre opere usciranno l'anno successivo in un unico libro, sotto il titolo Trilogia di New York, di cui scrissi in uno degli ultimi post. A questo proposito voglio rivedere il mio giudizio in merito: in realtà l'edizione non è così diffusa come pensavo e al momento non è possibile reperire una copia.
Buona caccia!

Here I am again! Rested and ready to start again!
From September on, besides the usual columns like "shelf of the sought after books" or the one dedicated to the so-called author's "firsts", I'm going to introduce some new posts about book collecting around the world, especially in America and Great Britain.
At the moment I'm researching book valuations, books about books and websites about book collecting outside Italy.
Just to begin with a good thing, I want to suggest these three Paul Auster's first editions that, if signed, are estimated by booksellers around 2000 dollars. 
The first to came out was City of Glass, then in the same year followed the other two.
The success of the work was immediate, partly thanks to the choice of the skyline, which may appear banal, but that has a sure impact.
In Italy the three books were published a year after in only one book, with the title Trilogia di New York, about which I wrote in one of my latest posts. 
Speaking of which I want to reconsider my position about: actually the edition it's not so diffused as I thought. In fact at the moment it is not possible to find a copy of it.
Good hunt!